La fonte portentosa - I Burattini dei Ferrari
10 dicembre 2017, domenica ore 15:00
Fiaba-commedia in due atti
Fasolino , Sandrone e Brighella soci in affari per sventura, decidono di sciogliere la propria società all’interno di un bosco in Persia, consigliati da un essere molto curioso incontrato per caso e chiamato a dare sentenza definitiva sulla loro unione.
I due (Fasolino e Sandrone) dopo aver liquidato Brighella, solito imbroglione della situazione, decidono di mettersi in viaggio, ma durante la notte, scoprono dalla voce di due stregoni, che la principessa di Persia è stata da loro magicamente stregata, e che il solo rimedio per farla guarire, consiste nel trovare un acqua miracolosa che farà guarire la principessa e potrebbe così cambiare totalmente il corso della loro vita.
Decidono quindi di affrontare la sfida del destino e si presentano a corte.
Italo Ferrari: le origini
“Il 27 aprile del 1877 feci il mio ingresso nel mondo. La mia famiglia di contadini abitava nel villaggio di Casalfoschino, in quel di Sissa, nella provincia di Parma”. A parlare è Italo Ferrari, il capostipite della famiglia Ferrari. Figlio di contadini fu avviato dal padre al lavoro di calzolaio, poiché quello di bracciante era poco remunerativo e molto faticoso. Ma la sua "prepotente passione" erano i burattini, che conobbe grazie agli spettacoli dei maestri Amaduzzi, Belli e Campogalliani, che ogni tanto davano rappresentazioni a Sissa e nei paesi vicini.
Un giorno così Italo decise di allestire uno spettacolo: pochi burattini, ricavati da paletti, poi alcuni cenci che fungevano da costumi e … tanta buona volontà. In una sera d'inverno del 1892, in una vecchia stalla di Roncopascolo, insieme all'amico Giuseppe Avanzini (che in seguito divenne suo cognato), mise in scena la sua prima rappresentazione dal titolo: "La foresta perigliosa", dal repertorio di Arturo Campogalliani.
La compagnia ai giorni nostri
Recentemente la compagnia “I burattini dei Ferrari” ha perduto il capocomico Gimmi, ed è ora composta dalla moglie Manuela, dal figlio Giordano e dalla nipote Daniela. Si tratta di una delle più vecchie compagnie italiane a nucleo familiare che opera nel settore e prosegue una tradizione popolare che viene continuamente modernizzata e arricchita.
Gli spettacoli
Applicando il tradizionale teatro dei burattini ad un genere piu’ attuale ed immediato, la compagnia ha pensato di inserire i suoi personaggi nel “cabaret”, inventando il “Bargnocla cabaret”. L’azione prende corpo e si svolge attraverso tre personaggi: il burattinaio, nascosto da un paravento, che agisce col burattino Bargnocla; davanti al paravento, l'attore conversa col burattino. Il risultato sono venti minuti di satira socio-politica destinata, per la sua stessa essenza, ad una platea prevalentemente adulta.
Le fiabe sono un altro genere presentato dalla compagnia, che si avvale principalmente di effetti speciali creati da scenografie, luci fantastiche e costumi per portare, nell’arco del tempo della rappresentazione, la platea nel mondo incantato e sognante della fantasia. Presso il Castello dei Burattini, ogni prima e terza domenica del mese, la compagnia mette in scena La favola delle teste di legno, piccola storia del teatro d''animazione fatta con burattini, marionette e ombre.
Farse, sketch, balletti e dialoghi comici e parti cantate da duetti, trii e cori, sono altri generi che la compagnia “I burattini dei Ferrari” presenta.