Musica Popolare Brasiliana con i Fruta Boa
05 marzo 2016, sabato ore 21.00
In 18 anni di Fruta Boa abbiamo messo in repertorio intorno ai 250 brani o sù di lì. Se ce lo permettessero, potremmo fare anche quindici concerti senza mai rifare gli stessi pezzi ! Ma le canzoni che ci piacciono di più sono sempre quelle che non abbiamo ancora suonato!” Eh si! Perchè il Brasile è grande in tutti i sensi. Non penso che esista paese al mondo che in soli 500 anni di storia (507 al momento, per la precisione!) abbia accumulato un cosi vasto e variegato panorama musicale, fatto da un miracoloso connubio di stili diversi come diverse sono le etnie che compongono questo popolo. Musica coinvolgente e complicata e intrigante, dalle armonie spesso imprevedibili. Dal sud al nord-est, all’ovest i suoni cambiano, si mescolano si rinnovano continuamente. Si eseguono dei brani che hanno oltre settant’anni e sembrano appena scritti! E’ musica dinamica che si evolve nel momento stesso in cui la suoni, e soprattutto non ha data di scadenza come accade in tanta musica di consumo! Dai primi padri del samba Ari Barroso a Noel Rosa, da Pixinquinha a Jacob do Bandolin e Luis Gonzaga passando per Dorival Caymmi e Paulinho da Viola, arrivando alla geniale invenzione rappresentata dalla bossa nova per merito del grande Tom Jobim e Vinicius De Moraes, Carlos Lyra e il principe degli interpreti della bossa, tale Joao Gilberto. Il pop-samba di Jorge Ben e la smisurata vocalità di Elis Regina La poesia di Chico Buarque, l’eccletismo di Edu Lobo; la grande tradizione chitarristica, eredità di Villa Lobos: da Caroto, maestro di tutti i maestri, a Baden Powell, Marco Pereira, Sebastiao Tapajosa, il genio di Guinga l’estro armonico di Toninho Horta. Le percussioni di Airto Moreira e Nana Vasconcelos. La generazione dei cantautori, da Djavan a Ivan Lins; il cuore del Brasile nello stato di Minas Geraes con la personalità di Joao Bosco e Milton Nascimento. Il tropicalismo di Caetano Veloso e Gilberto Gil con Maria Betania e Gal Costa; il cuore africano della musica baiana degli Olodum, Marisa Monte e Carlinhos Brown. Non solo samba e bossa nova, ma anche frevo, forrò, pagode, afoxè, xote, choro... L’elenco è praticamente infinito è ci si può perdere per ore, giorni, settimane... Purtoppo spesso di tutto questo si sa molto poco, si finisce per vedere solo la punta di un immenso iceberg; ignorando che il bello è spesso quello che si conosce meno e che al contrario del suddetto oggetto di paragone, emana calore e colore! Veramente difficile sintetizzare la musica popular brasileira, a parte chiamarla semplicemente MPB. Come non dedurre però da tutto questo che, come qualcuno ha già asserito, nella musica come nel calcio, il Brasile non è mai stato secondo a nessuno.